mercoledì 3 novembre 2010
NOTE ED IMPRESSIONI SUL PRIMO CONSIGLIO COMUNALE DELLA MIA VITA
Lo ammetto: ci sono voluti i figli per farmi avvicinare alla politica e alla veneranda età di 45 anni mi sono sorbita il mio primo Consiglio Comunale con tanto di dibattito sull’agricoltura.
Ma ecco, a fine serata l’argomento di maggiore interesse per me: “Tagli alla scuola per l’anno scolastico 2010-2011” presentato dal gruppo PD.
Orecchie dritte, ma le aspettative non vengono deluse, un lucido resoconto sulla situazione attuale nella scuola dell’obbligo e superiore, esposto dettagliatamente e anche sentimentalmente da chi si occupa di scuola tutti i giorni.
L’argomento lo conosciamo, in sintesi: i tagli della riforma Gelmini durante l’ultimo anno nella provincia di Ravenna, un centinaio di docenti e una cinquantina di personale ATA in meno a fronte di circa 900 studenti in più in costante crescita. Recupero da parte della Regione Emilia Romagna dei fondi necessari per l’apertura pomeridiana degli asili che diversamente dovrebbero chiudere alle 13.00. Tagli sconsiderati e generalizzati. Tagli al tempo pieno nella scuola primaria e al tempo prolungato nella scuola media, insomma, tutte cose che noi genitori conosciamo bene ma che non smettono di scandalizzarci.
Ma veniamo alla parte interessante della serata, all’approfondimento e al dibattito.
Il Consigliere Ridolfi ha dimostrato come si fa realmente politica: basta ribattere e contrastare semplicemente rifiutando a priori quanto sostenuto dalla controparte.
Tante cose si potrebbero dire sul suo intervento ribattendo punto su punto e numero su numero, ma ne basta una sola: è evidente che il Consigliere Ridolfi non ha esperienza diretta di scuola pubblica – a proposito, se la scuola è pubblica, secondo lei Consigliere Ridolfi, la devono sovvenzionare i privati? Se è lo Stato che deve pagarla perché sono costrette ad intervenire le Regioni? E ancora, perla tra le perle, lei non può davvero pensare che “a scuola ci si va per studiare e non per altre attività tipo andarsene in giro”, ci dica che scherzava, la prego, non può essere così completamente all’oscuro dei più basilari principi della didattica …
Veniamo quindi al Consigliere Bernardi che invece dall’alto della sua “paternità” e in qualità di Rappresentante di Classe o d’Istituto ha facoltà di parlare e lo fa accusando noi genitori di essere quattro gatti e di conseguenza di non rappresentare nessuno, ma anzi di strumentalizzare i nostri figli in modo ignobile per la causa, quale causa poi? L’unica che ci importa è appunto quella dei nostri figli! E comunque, caro Bernardi, ci dica, non ha fatto cenno alla situazione degli istituti che frequentano i suoi figli, com’è, rosea, eh? E il fatto che i genitori, per ora, partecipino poco - vedrà ci stiamo organizzando - le sembra che possa giustificare qualunque taglio sulla testa dei minori? Davvero vale sempre il principio che si va dietro solo a chi strilla di più e non ai problemi reali?
E passiamo invece al Consigliere Barnabè che, grazie Signore grazie, ha fatto l’unica considerazione sensata dicendo in sintesi: “Non discuto di numeri perché non sono insegnante e non conosco i dati però sono genitore di due figli che frequentano scuole professionali nelle quali sono state tagliate le ore di laboratorio, e se questo è il risultato della Riforma Gelmini allora è scandaloso!”
Oh, vivaddio! Questo si dovrebbe fare: invitare ogni consigliere di ogni parte politica ad alzarsi e raccontare sinceramente la situazione che vivono giornalmente i propri figli a scuola. Forse avremmo un quadro più attendibile della situazione faentina e non avremmo dovuto assistere al solito teatrino politico del botta e risposta fine a sé stesso e svincolato da ogni realtà.
Ecco, il mio resoconto, o per meglio dire “sfogo”, è terminato ma mi preme sottolineare ancora quanto sarebbe davvero importante seguire le attività del Consiglio Comunale, non solo per conoscere quello che succede ma anche per comprendere appieno le conseguenze del nostro voto.
C.V.
Ma ecco, a fine serata l’argomento di maggiore interesse per me: “Tagli alla scuola per l’anno scolastico 2010-2011” presentato dal gruppo PD.
Orecchie dritte, ma le aspettative non vengono deluse, un lucido resoconto sulla situazione attuale nella scuola dell’obbligo e superiore, esposto dettagliatamente e anche sentimentalmente da chi si occupa di scuola tutti i giorni.
L’argomento lo conosciamo, in sintesi: i tagli della riforma Gelmini durante l’ultimo anno nella provincia di Ravenna, un centinaio di docenti e una cinquantina di personale ATA in meno a fronte di circa 900 studenti in più in costante crescita. Recupero da parte della Regione Emilia Romagna dei fondi necessari per l’apertura pomeridiana degli asili che diversamente dovrebbero chiudere alle 13.00. Tagli sconsiderati e generalizzati. Tagli al tempo pieno nella scuola primaria e al tempo prolungato nella scuola media, insomma, tutte cose che noi genitori conosciamo bene ma che non smettono di scandalizzarci.
Ma veniamo alla parte interessante della serata, all’approfondimento e al dibattito.
Il Consigliere Ridolfi ha dimostrato come si fa realmente politica: basta ribattere e contrastare semplicemente rifiutando a priori quanto sostenuto dalla controparte.
Tante cose si potrebbero dire sul suo intervento ribattendo punto su punto e numero su numero, ma ne basta una sola: è evidente che il Consigliere Ridolfi non ha esperienza diretta di scuola pubblica – a proposito, se la scuola è pubblica, secondo lei Consigliere Ridolfi, la devono sovvenzionare i privati? Se è lo Stato che deve pagarla perché sono costrette ad intervenire le Regioni? E ancora, perla tra le perle, lei non può davvero pensare che “a scuola ci si va per studiare e non per altre attività tipo andarsene in giro”, ci dica che scherzava, la prego, non può essere così completamente all’oscuro dei più basilari principi della didattica …
Veniamo quindi al Consigliere Bernardi che invece dall’alto della sua “paternità” e in qualità di Rappresentante di Classe o d’Istituto ha facoltà di parlare e lo fa accusando noi genitori di essere quattro gatti e di conseguenza di non rappresentare nessuno, ma anzi di strumentalizzare i nostri figli in modo ignobile per la causa, quale causa poi? L’unica che ci importa è appunto quella dei nostri figli! E comunque, caro Bernardi, ci dica, non ha fatto cenno alla situazione degli istituti che frequentano i suoi figli, com’è, rosea, eh? E il fatto che i genitori, per ora, partecipino poco - vedrà ci stiamo organizzando - le sembra che possa giustificare qualunque taglio sulla testa dei minori? Davvero vale sempre il principio che si va dietro solo a chi strilla di più e non ai problemi reali?
E passiamo invece al Consigliere Barnabè che, grazie Signore grazie, ha fatto l’unica considerazione sensata dicendo in sintesi: “Non discuto di numeri perché non sono insegnante e non conosco i dati però sono genitore di due figli che frequentano scuole professionali nelle quali sono state tagliate le ore di laboratorio, e se questo è il risultato della Riforma Gelmini allora è scandaloso!”
Oh, vivaddio! Questo si dovrebbe fare: invitare ogni consigliere di ogni parte politica ad alzarsi e raccontare sinceramente la situazione che vivono giornalmente i propri figli a scuola. Forse avremmo un quadro più attendibile della situazione faentina e non avremmo dovuto assistere al solito teatrino politico del botta e risposta fine a sé stesso e svincolato da ogni realtà.
Ecco, il mio resoconto, o per meglio dire “sfogo”, è terminato ma mi preme sottolineare ancora quanto sarebbe davvero importante seguire le attività del Consiglio Comunale, non solo per conoscere quello che succede ma anche per comprendere appieno le conseguenze del nostro voto.
C.V.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
> La devono sovvenzionare i privati?
RispondiEliminaDi fatto ad oggi la scuola si appoggia notevolmente sul contributo economico delle famiglie ... 80 euro a bambino per il pre e post orario, 18 euro a bambino per esercitare il servizio di sorveglianza e garantire il servizio mensa, materiale vario, eccetera eccetera ....
2011 Allo Charlot: 150 richieste e 53 posti disponibili ....
RispondiEliminaQuattro gatti?
RispondiEliminaForse in consiglio comunale a quell'ora,
perche'siamo genitori che per esser presenti a tutte le emergenze
a cui ci costringe oggi la scuola
facciamo i turni per non mancare da nessuna parte.
Siamo sentinelle che ci diamo il cambio
per vegliare sulla scuola pubblica,
sempre piu'offesa, villipesa, massacrata!
Quattro gatti?
Ma se l'intero paese e'in subbuglio
causa lo stato d'assedio che sta vivendo la scuola!
E'sufficente leggere i giornali di tutte le ispirazioni politiche per rendersene conto.
Anzi, leggendo i giornali esteri e si vedra'che anche li'
lo stato della scuola italiana lascia tutti molto molto molto perplessi.
La stessa Comunita'Europea ha espresso forte preoccupazione
al vero Ministro della Pubblica Istruzione Italiano, Tremonti,
per le amputazioni operate sulla scuola italiana.
D'altronde,
si puo'tranquillamente affermare,
senza possibilita'di esser smentiti, che
l'Italia
(considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza)
e'l'unico paese al mondo in cui
non s'investe sull'istruzione,
ma, anzi!, la mortifica.
Strumentalizzazione dei figli?
In Italia sono i giovani,
dagl'asili nido fin alle universita',
che costringono a scendere in piazza
i genitori, i nonni, i fratelli,
perche'a scuola vivono,
giorno dopo giorno,
il dissolversi di opportunita'indispensabili.
Le ore di insegnamento in calo pauroso.
I portatori di handicap non han piu'il sostegno.
I laboratori sono chiusi.
Le gite cancellate.
I bagni senza carta igenica, etc.
La sorveglianza sempre minore.
Etc.
Quando avranno chiuso l'ultima classe non sovraffollata,
licenziato l'ultimo insegnante,
abbandonato l'ultimo diversamente abile,
soppresso l'ultima scuola pubblica,
solo allora si accorgeranno
di non poter governare il paese
che hanno mortificato.
Toro Seduto
Sono una mamma fiera di esserlo, fierissima dei miei quattro figli e di aver difeso insieme a loro la scuola ad indirizzo musicale di Faenza.
RispondiEliminaHo riportato loro quanto avevo sentito in Consiglio Comunale a proposito della strumentalizzazione, che noi genitori avremmo fatto dei nostri figli in quell'occasione e loro si sono risentiti moltissimo, dicendomi che sono stati proprio loro, i ragazzi frequentanti quel corso, che hanno mosso i primi passi per difendere la loro scuola e quanto di bello vivevano in essa.
Mi hanno ricordato con orgoglio, che si sono organizzati da soli e sempre da soli sono andati al parco a fare gli striscioni da attaccare a scuola il giorno dopo, sono stati sempre loro, da soli, a chiedere aiuto a noi adulti, in genere, alle istituzioni e a tutti quelli che potevano aiutarli, affinchè la decisione che tanto li aveva colpiti, venisse revocata.
Mi hanno ricordato inoltre che tale appello l'hanno rivolto a tutti noi la sera del Concerto alla Commenda, quando noi adulti eravamo sbigottiti e smarriti, senza la benchè minima idea di cosa potessimo fare.
Sono stati sempre loro che ci hanno risvegliato dal nostro torpore sociale, che ci hanno tirato per un braccio e ci hanno chiesto di fare qualcosa per il loro futuro.
Sono stati instancabili, hanno suonato senza sosta, nessuno di loro si è mai tirato indietro o ha detto che era stanco, chiedevano prepotentemente di suonare ovunque, perchè attraverso la musica potevano dire e dimostrare quello che pensavano e pretendevano di essere ascoltati, era il loro modo di farsi sentire!
Con indignazione e rabbia ho dovuto starmene zitta di fronte ad un consigliere che si è permesso di affermare che noi abbiamo strumentalizzato i nostri figli, che si vergogni! I nostri figli sono il nostro bene più prezioso e mai faremmo qualcosa contro il loro interesse e il loro futuro. E poi basta pensare che questi ragazzini siano stati dei burattini nelle nostre mani, forse, caro consigliere, i suoi figli sono anestetizzati dalla TV, ma i nostri, grazie a Dio, no! Hanno una mente lucida e vivace capace di farli ragionare e far comprendere loro che il taglio della loro scuola ad indirizzo musicale era una vera e propria ingiustizia.
Ha aggiunto poi che spererebbe di non vedere più spettacoli del genere! Ne vedrà, Caro Consigliere, ed anche di più, se il Governo, di cui lei rappresenta perfettamente lo stile, non farà marcia indietro sullo scempio alla scuola!
Vi lascio con quello che mi ha detto mio figlio più grande il giorno, in cui abbiamo saputo che l'indirizzo musicale sarebbe rimasto, alla mia domanda su che cosa questa esperienza gli aveva insegnato: "per le cose importanti della vita bisogna combattere e combattere con impegno!"