martedì 30 novembre 2010

Vieni via von me (29 nov) - Elenco del peggio e del meglio della scuola



Elenco del peggio e del meglio della scuola
(legge lo scrittore Domenico Starnone)
1. La scuola peggiore è quella che si limita a individuare capacità e meriti evidenti.
La scuola migliore è quella che scopre capacità e meriti lì dove sembrava che non ce ne fossero.
2. La scuola peggiore è quella che esclama: meno male, ne abbiamo bocciati sette, finalmente abbiamo una bella classetta.
La scuola migliore è quella che dice: che bella classe, non ne abbiamo perso nemmeno uno.
3. La scuola peggiore è quella che dice: qui si parla solo se interrogati.
La scuola migliore è quella che dice: qui si impara a fare domande.
4. La scuola peggiore è quella che dice: c’è chi è nato per zappare e c’è chi è nato per studiare.
La scuola migliore è quella che dimostra: questo è un concetto veramente stupido.
5. La scuola peggiore è quella che preferisce il facile al difficile.
La scuola migliore è quella che alla noia del facile oppone la passione del difficile.
6. La scuola peggiore è quella che dice: ho insegnato matematica io? Sì. La sai la matematica tu? No. 3, vai a posto.
La scuola migliore è quella che dice: mettiamoci comodi e vediamo dove abbiamo sbagliato
7. La scuola peggiore è quella che dice: tutto quello che impari deve quadrare con l’unica vera religione, quella che ti insegno io.
La scuola migliore è quella che dice: qui si impara solo a usare la testa.
8. La scuola peggiore rispedisce in strada chi doveva essere tolto dalla strada e dalle camorre.
La scuola migliore va in strada a riprendersi chi le è stato tolto.
9. La scuola peggiore dice: ah com’era bello quando i professori erano rispettati, facevano lezione in santa pace, promuovevano il figlio del dottore e bocciavano il figlio dell’operaio.
La scuola migliore se li ricorda bene, quei tempi, e lavora perché non tornino più.
10.La scuola peggiore è quella in cui essere assenti è meglio che essere presenti.
La scuola migliore è quella in cui essere presenti è meglio che essere assenti.

Vieni via von me (29 nov) - Elenco dei pensieri di una ricercatrice sul tetto dell'Università di Roma

Elenco dei pensieri di una ricercatrice sul tetto dell'Università di Roma
(legge Francesca Coin, uno dei ricercatori che manifestano contro la riforma dell’Università)
1. Almeno da quassù riesco a vedere l'orizzonte
2. Ci hanno detto che difendiamo i baroni. Ma qui sul tetto non se ne vede uno
3. Dopo dieci anni che faccio ricerca, devo ancora spiegare a tutti a cosa serve il mio lavoro
4. Dicono che i concorsi sono truccati. Per capire se è vero, mi piacerebbe poterne fare almeno uno
5. L'Università di Stato deve dimagrire, così può ingrassare l'Università privata
6. Gli scippi mi hanno sempre fatto paura. Ma non sapevo che si potessero scippare anche le Borse di studio
7. Sui tetti si sogna. Si sogna un'università pubblica, libera e aperta
8. Sono stanca di sentirmi dire che sono troppo giovane, che sono troppo vecchia, che ho pubblicato poco, che ho pubblicato troppo, che sono troppo autonoma, che sono troppo dipendente, che sono stata troppo all'estero, che non ci sono stata abbastanza.
9. Forse vado via da questo paese. Perché non posso più sentirmi inutile dopo tanti anni di ricerca
10.Forse rimango qui. Perché se se ne vanno i ricercatori, portano via il futuro. E senza futuro,il mio paese muore

Vieni via von me (29 nov) - Elenco degli ostacoli che deve superare ogni mattina per accompagnare i suoi figli a scuola

Elenco degli ostacoli che deve superare ogni mattina per accompagnare i suoi figli a scuola
(legge Costanza Boccardi, mamma napoletana)
1. Se la scuola non è pericolante, allagata, devastata dai vandali, occupata da senzatetto incolpevoli, allora parto mezz’ora prima perché da quando hanno accorpato le scuole, devo fare più strada e l’autobus passa ogni 40 minuti.
2. Impreco contro le buche, perché a Napoli quando piove si aprono più strade che ombrelli.
3. Mi fermo a comprare la carta igienica e il sapone perché non ci sono i soldi per il materiale igienico-sanitario.
4. Aggiro, perché sono troppo alti per poterli scavalcare, cumuli di immondizia stillante liquami.
5. Evito lo scarico fognario esterno, che gocciola da un mese sulle scale d’ingresso.
6. Non possiamo chiamare i Vigili del Fuoco perché sarebbero costretti a chiudere anche questa scuola, che ci ospita da quando la nostra è chiusa per lavori, cioè dal 2003
7. Ringrazio la maestra che è venuta a scuola con la febbre perché non ci sono soldi per le supplenti.
8. Invidio le mamme di Milano per il tempo pieno: a Napoli solo 2 su 100 ne hanno diritto.
9. Infine vorrei aiutare la mamma del compagno disabile di mio figlio Leone che dovrebbe avere sempre l’insegnante di sostegno e invece ce l’ha solo dalle 9.30 alle 10.30 e poi va via.
E nessuno lo sostiene più.

venerdì 19 novembre 2010

PETIZIONE A NAPOLITANO

IMPORTANTE!!
Stiamo aderendo ad una raccolta firme per sottoscrivere una petizione al Presidente Napolitano promossa da ReteScuole sotto il coordinamento del comitato di Bologna.

Potete scaricare la petizione qui e stamparvi l'ultima pagina che contiene il modulo di raccolta firme per i generici cittadini. Raccogliete tutte le firme che potete e inviatele al fax 051554103 o contattateci via mail che lo facciamo noi. In ogni caso cercate di dirci quante firme avete raccolto per tenere traccia di come siamo andati.
Il 10 dicembre approveranno la finanziaria coi 4 mld di tagli alla scuola pubblica!
Facciamo qualcosa, facciamolo ora!

giovedì 18 novembre 2010

SCUOLA EUROPA - SFRATTO ELUSO




Bene! Uno pari palla al centro. Non possiamo che essere contenti per la decisione presa dal giudice. Adesso continuerà il braccio di ferro tra curia e comune per definire i termini del contratto.
A questo punto il problema è: se dovesse succedere qualcosa di chi è la responsabilità?
A pensare male una mossa come quella dello sfratto da parte della curia potrebbe essere il modo giusto per scaricare la responsabilità e salvare la faccia .. ma non voglio neanche immaginare che i nostri pastori facciano questi conti quando c'è da scegliere tra persone e danaro.

Bullismo nelle scuole

Riportiamo su segnalazione di un genitore del comitato, la trasmissione andata in onda su Rai Radio 1 relativa al fenomeno del bullismo nelle scuole, sapendo come anche a Faenza questo fenomeno sia purtroppo attualissimo ed assolutamente inaccettabile.
Per sentire la trasmissione attendere il caricamento del player sottostante e schiacciare sulla freccia

venerdì 12 novembre 2010

Senza frontiere ... perche' la scuola e' di tutti

Ecco le foto della manifestazione di domenica contro i tagli agli asili e scuole dell'infanzia a Bologna dove siamo andati a dare solidarieta' agli amici del comitato genitori. Continuiamo a fare rete, continuiamo a stare uniti.





venerdì 5 novembre 2010

2011: Libri a pagamento?

Libri amari per la Gelmini

Scuole private - Tremonti trova i soldi per il bene del governo

Ole'! 200 Milioni saltati fuori per le scuole private per il 2011! Tra bunga-bunga e miracoli dell'alta finanza allego questo link alla notizia e mi astengo da qualsiasi commento ... speriamo che li mettano tutti negli asili e nell'infanzia.

mercoledì 3 novembre 2010

NOTE ED IMPRESSIONI SUL PRIMO CONSIGLIO COMUNALE DELLA MIA VITA

Lo ammetto: ci sono voluti i figli per farmi avvicinare alla politica e alla veneranda età di 45 anni mi sono sorbita il mio primo Consiglio Comunale con tanto di dibattito sull’agricoltura.

Ma ecco, a fine serata l’argomento di maggiore interesse per me: “Tagli alla scuola per l’anno scolastico 2010-2011” presentato dal gruppo PD.

Orecchie dritte, ma le aspettative non vengono deluse, un lucido resoconto sulla situazione attuale nella scuola dell’obbligo e superiore, esposto dettagliatamente e anche sentimentalmente da chi si occupa di scuola tutti i giorni.

L’argomento lo conosciamo, in sintesi: i tagli della riforma Gelmini durante l’ultimo anno nella provincia di Ravenna, un centinaio di docenti e una cinquantina di personale ATA in meno a fronte di circa 900 studenti in più in costante crescita. Recupero da parte della Regione Emilia Romagna dei fondi necessari per l’apertura pomeridiana degli asili che diversamente dovrebbero chiudere alle 13.00. Tagli sconsiderati e generalizzati. Tagli al tempo pieno nella scuola primaria e al tempo prolungato nella scuola media, insomma, tutte cose che noi genitori conosciamo bene ma che non smettono di scandalizzarci.

Ma veniamo alla parte interessante della serata, all’approfondimento e al dibattito.

Il Consigliere Ridolfi ha dimostrato come si fa realmente politica: basta ribattere e contrastare semplicemente rifiutando a priori quanto sostenuto dalla controparte.

Tante cose si potrebbero dire sul suo intervento ribattendo punto su punto e numero su numero, ma ne basta una sola: è evidente che il Consigliere Ridolfi non ha esperienza diretta di scuola pubblica – a proposito, se la scuola è pubblica, secondo lei Consigliere Ridolfi, la devono sovvenzionare i privati? Se è lo Stato che deve pagarla perché sono costrette ad intervenire le Regioni? E ancora, perla tra le perle, lei non può davvero pensare che “a scuola ci si va per studiare e non per altre attività tipo andarsene in giro”, ci dica che scherzava, la prego, non può essere così completamente all’oscuro dei più basilari principi della didattica …

Veniamo quindi al Consigliere Bernardi che invece dall’alto della sua “paternità” e in qualità di Rappresentante di Classe o d’Istituto ha facoltà di parlare e lo fa accusando noi genitori di essere quattro gatti e di conseguenza di non rappresentare nessuno, ma anzi di strumentalizzare i nostri figli in modo ignobile per la causa, quale causa poi? L’unica che ci importa è appunto quella dei nostri figli! E comunque, caro Bernardi, ci dica, non ha fatto cenno alla situazione degli istituti che frequentano i suoi figli, com’è, rosea, eh? E il fatto che i genitori, per ora, partecipino poco - vedrà ci stiamo organizzando - le sembra che possa giustificare qualunque taglio sulla testa dei minori? Davvero vale sempre il principio che si va dietro solo a chi strilla di più e non ai problemi reali?

E passiamo invece al Consigliere Barnabè che, grazie Signore grazie, ha fatto l’unica considerazione sensata dicendo in sintesi: “Non discuto di numeri perché non sono insegnante e non conosco i dati però sono genitore di due figli che frequentano scuole professionali nelle quali sono state tagliate le ore di laboratorio, e se questo è il risultato della Riforma Gelmini allora è scandaloso!”

Oh, vivaddio! Questo si dovrebbe fare: invitare ogni consigliere di ogni parte politica ad alzarsi e raccontare sinceramente la situazione che vivono giornalmente i propri figli a scuola. Forse avremmo un quadro più attendibile della situazione faentina e non avremmo dovuto assistere al solito teatrino politico del botta e risposta fine a sé stesso e svincolato da ogni realtà.

Ecco, il mio resoconto, o per meglio dire “sfogo”, è terminato ma mi preme sottolineare ancora quanto sarebbe davvero importante seguire le attività del Consiglio Comunale, non solo per conoscere quello che succede ma anche per comprendere appieno le conseguenze del nostro voto.

C.V.