martedì 7 settembre 2010

IMPATTO FINALE !

Ormai, il quadro generale e’chiaro.
Sta per alzarsi la nebbia, o, per lo meno, diradarsi.
E la realta’e’svelata.
Certo non bisogna limitare la propria informazione personale
ai titoli dei telegiornali nazionali, oppure
agli spot radiofonici.
Tutti coloro che, insomma,
leggono qualche giornale, oppure
navigano su internet cercando sui siti di approfondimento
hanno gia’bene intuito
dove s’andra’a finire.
Ovvero, che:
sta per esser completata l’opera pubblica
di esautorazione della scuola pubblica.
Non c’e’piu’bisogno,
neppure da parte di chi ha responsabilita’al riguardo,
di negare l’evidenza.
E’tempo di guardare in faccia la realta’
senza dietrologie, demagogie, populismo,
e quindi e’giusto,
in quest’epoca,
in questa nazione,
in questa comunita’civile,
riconoscere che
ai genitori non e’piu’consentito
d’ottemperare a quanto la Costituzione prevede:
"e’dovere e diritto dei genitori MANTENERE, ISTRUIRE ed EDUCARE i figli ..." (art.30).

L’universita’sta per esser riconvertita in un banale luogo di passaggio.
Non piu’ricercatori o dipartimenti in cui far crescere studiosi, scienziati, professori,
ma soltanto insegnanti che in aule straripanti svolgono la loro lezione, cosi’ come poi gli esami.
Un fast food. Un takeaway. Null’altro!

La scuola superiore sta sfumando.
Una morte per asfissia.
Una riduzione di ore e’venuta avanti sempre piu’forte.
In quest’anno, per la prima volta nella storia del nostro paese,
un liceo classico vantera’meno ore di insegnamento rispetto ad una normale scuola media!
I progetti di scolarizzazione che
le onlus italiane realizzano nei paesi in via di sviluppo
effettuano piu’ore di insegnamento rispetto a quanto disponibile per gli italiani in Italia.

La scuola media e’stritolata,
principalmente, dal numero sempre maggiore di alunni per classe
(drammatica tragedia che si sta consumando anche nelle altre scuole d’ogni ordine e grado) e
l’estinzione progressiva ed inesorabile del tempo prolungato.
Cosi’, dai prossimi mesi avremo dei preadolescenti che:
si troveranno in aule sempre piu’affollate (e quindi NON piu’sicure!) e
trascorreranno i loro pomeriggi nella realta’virtuale di internet.

La scuola elementare e’stata riportata all’inizio del secolo scorso.
Tutte le innovazioni pedagogiche e didattiche elaborate dal dopoguerra in avanti,
vanto culturale e morale della nostra nazione studiato in ogni parte del mondo
(da ogni universita’del pianeta venivano in Italia a studiare la nostra scuola elementare),
son state cancellate.
Cosi’entro un paio d’anni (in cui e’previsto il compimento dell’attuale riforma)
si tornera’per tutti a 4 ore al mattino e via.
Per il pomeriggio ognuno s’arrangera’alla meglio
per trovare un doposcuola qualsiasi,
naturalmente a pagamento
(cooperative, oratori, volontari, etc.).

La scuola materna, non essendo scuola dell’obbligo, e’stata abbandonata dallo Stato.
E per essere efficace in quest’azione soppressiva:
non fornisce piu’gli insegnanti per le nuove classi e
limita le sostituzione per quelli che vanno in pensione.
Ci si dovra’arrabattare trovando scuole private a pagamento.
Oppure le amministrazioni locali,
anch’esse strozzate dal governo centrale,
assumeranno degli insegnanti imputando la spesa al bilancio comunale,
il quale, naturalmente, dovra’poi togliere tali risorse
da altre esigenze che ovviamente resteranno disattese.

Gli asili nido sempre di piu'tutti privati ed a pagamento.
Rette altissime,
sol un po’attenuate dal buon cuore di qualche amministratore locale che
raschiera’il fondo del barile.

Ordunque, la soluzione e’molto semplice.

O, come dice l’art.1 della Costituzione Italiana,
"il Popolo esercita la Sovranita’"
inserendo la Scuola nelle priorita’assolute della nostra Nazione,
come peraltro e’in ogni Stato del mondo.

Oppure, occorre prepararsi all’impatto finale!
Che puo’essere sintetizzato facilmente!

Asilo Nido, Scuola Materna, Scuola Superiore ed Universita’:
superaffollate ed a pagamento (in gran parte in mani private).

Scuola Elementare e Scuola Media:
4 ore al mattino rapide, spicciative, veloci e saluti a tutti.

Chi puo’accettare una situazione del genere?
Tutti siamo interpellati.
Non solo i genitori, ma anche i nonni, gli zii, i fratelli, etc. etc. etc.
E’in gioco
il vero e proprio futuro della nostra patria,
culla del sapere per millenni,
ed ora mortificata proprio
in una dei suoi gioielli piu’stimati:
la cultura.

Giovedi’ 9 settembre 2010
alle ore 20.45
all’Ex_Quartiere_Borgo di Faenza,
via Saviotti / via Fornarina,
proviamo ad organizzarci per evitare che
(e non e’mai successo):
le generazioni future stiano peggio di quelle attuali.

Ora e sempre ...
I CARE.

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