giovedì 12 agosto 2010
Valutazione ed INVALSI
La scuola elementare ha i voti in decimi ma il giudizio resta. Per le medie il voto in decimi viene giustificato dal MIUR con l'intenzione di eliminare il bullismo facendo media con la condotta. Usare la valutazione numerica rende veramente difficile ad un insegnante riuscire ad aiutare un ragazzo qualora ci siano le motivazioni per incoraggiarlo. Per i ragazzi le valutazioni numeriche sono fonte di ansia e competizione non sana. Esame di stato: 60 quesiti da fare in 120' con norme rigide per la valutazione tranne che per i portatori di handicap. La media tra invalsi, scritti e orale … se non arriva al 6 sei bocciato. Sta nascendo l'effetto "squalo" dove si tende a valorizzare un modello di scuola duro, il punire, il bocciare. La scuola sta versando verso un modello selettivo. Si presume che i ragazzi abbiano tutti lo stesso punto di partenza (non è così!) e debbano arrivare al medesimo obiettivo. Chi non riesce è fuori. Selezionare è facile, portare avanti tutti è una sfida ma la pedagogia è più impegnativa della semplificazione.
Gli INVALSI vengono preparati dal ministero e per le superiori sostituiscono la terza prova di esame (quella su tutte le materie)
Io come insegnante delle superiori ho due strade:
O mando i ragazzi allo sbaraglio perchè sono contrario ai test come metodo didattico oppure li preparo ai test e rinuncio alla mia libertà didattica (ritorna il tema della formazione degli insegnanti).
Gli INVALSI vengono preparati dal ministero e per le superiori sostituiscono la terza prova di esame (quella su tutte le materie)
Io come insegnante delle superiori ho due strade:
O mando i ragazzi allo sbaraglio perchè sono contrario ai test come metodo didattico oppure li preparo ai test e rinuncio alla mia libertà didattica (ritorna il tema della formazione degli insegnanti).
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Non solo! Da quest'anno la prova INVALSI all'esame di terza media (o meglio, scuola Secondaria di Primo grado) nella valutazione pesava tanto quanto il voto d'ammissione all'esame! Credo di trovarvi concordi: tre anni di scuola non possono avere lo stesso peso di due ore di quiz, in cui concorrono emozione, stanchezza, tempi ristretti e...perché no, fortuna!
RispondiEliminaLa scuola dei numeri sta prendendo il sopravvento su quella della soggettività, improntata a valorizzare le capacità del singolo al di là del risultato nelle singole materie.